Navigare lungo la costa tra Castellammare del Golfo e Scopello permette di scoprire uno dei tratti marini più spettacolari della Sicilia occidentale. Chi noleggia una barca da questo piccolo porto ha accesso a un itinerario unico, dove insenature rocciose e baie protette si susseguono tra pareti calcaree e fondali trasparenti.

Il percorso costiero non richiede grandi distanze né attrezzature complesse. In poche ore è possibile esplorare luoghi accessibili solo via mare, sostare al largo per fare un bagno, risalendo lentamente la Riserva dello Zingaro. Di seguito, una mappa ideale per apprezzare al meglio questi posti, costruita per chi parte dal porto di Castellammare del Golfo.

L’uscita dal porto: l’inizio dell’esperienza

Il primo tratto partendo dal molo di via Don Leonardo Zangara, dopo aver noleggiato una barca con Forte Rent Boats o servizi simili, regala subito una visione differente della città: l’insenatura ben definita del porto che si ritrova le case quasi addosso, in un panorama pittoresco chiuso in maniera perfetta dal castello aragonese con le sue mura affacciate sull’acqua.

A bordo si costeggia lentamente, lasciando il molo alle spalle. Sulla sinistra si intravede Cala Petrolo, piccola insenatura cittadina incastonata tra due punte rocciose: punto facoltativo per una brevissima sosta o un primo tuffo e per scattare le immancabili foto.

Direzione ovest: verso le grotte e i faraglioni

Procedendo lungo la costa in direzione di Scopello, il paesaggio muta rapidamente. Le spiagge lasciano il posto a pareti rocciose e fenditure nella roccia. La costa frastagliata lascia capire che qui la natura è forte e non si è lasciata plasmare dal vento.

La prima tappa consigliata è la Grotta di Santa Margherita, raggiungibile solo dal mare. Le sue pareti interne, pur difficilmente accessibili, conservano resti di affreschi religiosi di epoca paleocristiana che sono visibili solo con mare calmo e condizioni di luce favorevoli. Già da questo particolare si capisce che siamo immersi in un mix di storia e natura con pochi rivali.

Proseguendo, si incontrano insenature ancora più profonde, tratti a strapiombo, rocce rosate che si tuffano nell’acqua. I colori del male passano dallo smeraldo al blu profondo. L’accesso diretto alla costa è quasi sempre impossibile, ma ogni insenatura può trasformarsi in una pausa panoramica o in una fermata per il bagno. 

La barca si trasforma in punto d’osservazione privilegiato. Se ci si è organizzati è l’ideale per una pausa spunto. Sempre leggero dal momento che la tentazione di fare un bagno è sempre viva.

Avvicinarsi a Scopello: la Tonnara vista dal mare

Il tratto che precede Scopello è tra i più iconici dell’intero itinerario. I faraglioni emergono netti dall’acqua e la Tonnara, visibile in alto a destra, domina la scena con le sue linee regolari e le antiche strutture in pietra. 

Avvicinarsi non significa attraccare, ma osservare il complesso da una distanza di sicurezza, cogliendone l’impatto visivo nella sua interezza. I colori si intensificano a metà mattina: il contrasto tra il verde della vegetazione costiera, il calcare chiaro e il blu profondo del mare disegna dei confini a tinte forti.

Risalire la Riserva dello Zingaro via mare

Se il tempo lo consente, si può proseguire verso nord-est, entrando nel tratto marino che costeggia la Riserva dello Zingaro. Qui si concentrano le calette più belle e riservate: Cala Capreria, Cala dell’Uzzo, Cala Marinella. Tutte sono accessibili via mare, ma occorre rispettare le distanze di sicurezza imposte per la tutela della fauna marina.

Chi riesce ad ormeggiare nelle vicinanze può tuffarsi e nuotare fino a riva. I fondali sono ideali per chi pratica snorkeling: bassi, sabbiosi, con tratti alternati di roccia viva, posidonia e sabbia chiarissima. Con il mare calmo, il tempo sembra rallentare.

Durata dell’escursione e consigli operativi

Percorso breve (2–3 ore): porto → Grotta di Santa Margherita → Scopello → rientro
Percorso completo (4–6 ore): fino a Cala dell’Uzzo, con soste per bagno e snorkeling

È possibile noleggiare piccole imbarcazioni anche senza patente nautica (entro 40 CV), oppure richiedere un’escursione guidata con skipper. Il mare è generalmente più calmo al mattino; il vento da nord-ovest può alzarsi nel pomeriggio, rendendo più difficile il rientro. Ma niente di complicato.

Il rientro: Castellammare al tramonto

Nel ritorno verso Castellammare, la costa mostra il suo profilo serale. La sagoma del castello si staglia sulla linea dell’orizzonte, mentre le barche rientrano lentamente al porto. È il momento ideale per una sosta al ristorante per mangiare le specialità del posto, direttamente sul molo, oppure per una breve passeggiata sul lungomare.