DAB+, vantaggi e svantaggi della radio digitale

La DAB+ è l’evoluzione del DAB, acronimo di Digital Audio Broadcasting: la radio digitale, per farla breve. A partire da quest’anno, tutti i nuovi modelli di radio in vendita sono in grado di ricevere il segnale digitale. Il DAB+ è lo standard di diffusione delle trasmissioni radiofoniche con tecnologia digitale ed è in grado di trasmettere immagini adottando l’algoritmo di compressione HE-AAC+. Non si tratta di una novità assoluta: il DAB+ esiste dal 2007 e già dalla fine degli anni ’90 alcuni Paesi, come Gran Bretagna e Norvegia, hanno iniziato a trasmettere alcuni canali in digitale. Ormai, quando si parla di DAB, in realtà ci si sta già riferendo a DAB+.

DAB+ OBBLIGATORIA IN ITALIA DAL 2020

Ma se la DAB+ esiste già da oltre dieci anni, perché la stiamo trattando come se fosse una novità clamorosa? Il motivo è presto detto: dal 1° gennaio 2020, non possono essere più venduti dispositivi privi di almeno un’interfaccia per la ricezione del segnale digitale. Lo stabilisce un emendamento alla Legge di Stabilità del 2018. Già dal 1° giugno 2019, comunque, i device venduti a rivenditori nazionali, inclusi quelli installati nelle automobili, non potranno più essere analogici. Se si possiede un’automobile non prevista di DAB e si vuole godere della qualità del segnale digitale, la soluzione è rivolgersi presso un’autofficina di installazione impianti stereo per provvedere alla sostituzione della vecchia radio. Chiariamoci: se hai la radio analogica, potrai ancora usarla tranquillamente. In Italia non è ancora previsto lo switch-off dell’analogico, un po’ come quello che ha reso obbligatorio il digitale terrestre qualche anno fa: ma alcuni Paesi, come la già citata Norvegia, lo ha già effettuato al 100% nel 2017. La Svizzera lo ha programmato per il 2024, mentre altri Paesi come Belgio e Danimarca hanno deciso di fare lo switch-off al raggiungimento del 50% delle trasmissioni digitali.

DAB+: VANTAGGI E SVANTAGGI

Il principale vantaggio apportato dalla radio digitale rispetto alla analogica è l’abbattimento delle interferenze, che possono essere diminuite fino ad essere azzerate. Il DAB+ ricerca automaticamente la stazione in funzione della posizione del ricevente: infatti, non sarà più necessario che l’utente (che in buona parte dei casi è un automobilista) cerchi la frequenza giusta come nella radio analogica, basterà selezionare il nome della stazione e il dispositivo farà il resto del lavoro. Un altro importante vantaggio del DAB+ è la multiplazione del segnale, che splitta lo stesso canale a più emittenti senza che esse interferiscano tra loro. In Italia ci sono tre grandi operatori di rete: EuroDAB, DAB Italia e Rai Way, ognuno dei quali veicola una grande quantità di segnali contemporaneamente per un totale di 40 programmi nazionali. Un altro vantaggio deriva in maniera diretta dal multiplexing: considerando che ogni multiplexer trasmette fino a 18 canali contemporaneamente, i costi sono decisamente minori e l’efficienza sale fino a 19 volte rispetto all’analogico. Gli svantaggi sono di minore entità, ma pur sempre significativi: ad esempio, la DAB+ necessita di un maggior numero di impianti trasmittenti rispetto all’analogico, a parità di superficie coperta. Inoltre, il bacino di utenza per ogni impianto trasmittente è minore rispetto all’analogico, ma quest’ultimo è un dato destinato ad invertirsi ora che tutti i dispositivi in vendita saranno obbligatoriamente DAB+.