Come smontare e sostituire una serratura

Sostituire una serratura è una procedura che è possibile eseguire in autonomia rispettando dei semplici passaggi, valida solitamente per le porte in legno che, per via del loro meccanismo di intarsio, non hanno dunque particolari meccanismi di sicurezza che ne impediscono la manipolazione.

Il meccanismo per sostituire una porta o una serratura funzionano solamente se la stessa è stata già aperta.

Nel caso in cui sia necessario smontare o sostituire la serratura di una porta chiusa è necessario rivolgersi ad un fabbro esperto, come ad esempio abbiamo fatto noi per scrivere questo articolo, chiedendo informazioni agli esperti di fabbroroma.com, in quanto è impossibile riuscire a compiere un’operazione del genere senza possedere i giusti strumenti, molto specifici e professionali.

Cercare di sostituire una porta o una serratura chiusa, infatti può esporre al rischio di fare molti danni in termini economici perché si potrebbe rendere necessario dover in seguito sostituire anche gli infissi dove la porta viene incastrata.

Per smontare e sostituire una serratura aperta è necessario dotarsi di alcuni attrezzi molto comuni e seguire in maniera accorta pochi passaggi.

La durata della procedura varia a seconda delle proprie capacità manuali ma, tutta l’operazione, difficilmente può superare i 30 minuti per lo smontaggio e altrettanti per il montaggio.

Perché si rompe la serratura di una porta chiusa?

Una serratura può rompersi e richiedere una sostituzione per motivi diversi. In linea generale, questo può succede anche quando la porta è chiusa, solitamente in due casi: il primo si verifica quando la serratura è bloccata, la porta è chiusa insieme allo scrocco, ma il catenaccio finale, invece, è aperto.

Il secondo caso, di contro, prevede la chiusura definitiva sia del catenaccio che dello scrocco. Chi non conosce i termini succitati potrebbe cadere in confusione e, per tale motivo, è fondamentale spiegarli nel dettaglio.

Lo scrocco è un meccanismo posto nella parte alta della serratura e, grazie alla sua sezione a forma di triangolo, serve a mantenere chiusa la porta dopo averla accompagnata.

Questo piccolo meccanismo, però, non garantisce la chiusura definitiva e pertanto richiede l’ausilio del catenaccio. Questo non è nient’altro che una sicura che viene azionata dalla chiave.

La rottura di uno di questi due meccanismi può avvenire per diversi motivi: usura dei materiali, botte improvvise, uso errato della chiave e, infine, scarsa qualità della serratura.

Quale che sia il motivo, per smontare e sostituire una serratura di una porta chiusa si deve per forza rivolgersi ad un professionista perché, altrimenti, si fare dei rischi alla porta molto gravi. In questi casi è di solito necessario rompere alcuni meccanismi della serratura, una procedura impossibile da fare autonomamente.

Quali strumenti servono per smontare e sostituire una serratura

Per smontare e sostituire una serratura servono solamente tre attrezzi oltre, naturalmente, la nuova da installare in caso si voglia sostituire.

A volte, i kit di nuove serrature sono dotati di cacciaviti, tuttavia per evitare di non trovarli con sé quando servano è sempre bene acquistarli visto che il loro utilizzo non è specifico e possono essere utilizzati largamente anche per altri scopi.

Il primo attrezzo necessario per smontare una serratura è il cacciavite a croce, a è necessario affiancarne uno a taglio (meglio se di una dimensione media per poterlo utilizzare agilmente sia su piccole che grandi serrature) e infine una chiave a brugola.

Quest’ultima potrebbe essere non indispensabile visto che di solito è utilizzata solamente per smontare i grani, le viti della maniglia, per cui è bene dotarsene anche se poi non si richiesto il suo utilizzo: adempiere a gran parte della procedura per smontaggio e sostituzione per poi doversi fermare a causa di una piccolezza del genere è molto frustrante nella maggior parte dei casi.

Come smontare e sostituire una serratura

Il primo passaggio da compiere per iniziare la procedura su come smontare e sostituire una serratura è quello di individuare il tipo della stessa.

Esistono serrature con chiave e senza chiave: le prime possono essere a cilindro o quelle per porte interne, molto più semplici da smontare. Quelle senza chiave, solitamente, sono utilizzate per le porte bagno e non presentano problemi di sorta.

Una volta individuata la serratura di riferimento, bisogna montare la maniglia o il pomolo. A seconda della marca o della tipologia è necessario individuare dove sono le viti di ancoraggio: i grani, di solito, si trovano nella parte inferiore della maniglia e possono essere smontati con la chiave a brugola.

Una volta allentato è possibile svitarlo definitivamente con il cacciavite per poi passare, in seguito, alle viti che sono presenti sul fronte della maniglia, che si chiama placca. Fatta questa procedura è possibile estrarre la maniglia da entrambe le estremità.

In seguito, se la serratura ha un cilindro è necessario smontarlo, cosa non necessario per quelle senza chiave.

Per farlo basta svitare la vita che viene fissata sul frontale della serratura e richiede, di solito, un cacciavite a stella.

Fatta questa procedura, sarà possibile estrarre il cilindro dal lato della porta, facendo un po di leva con il cacciavite a taglio se non ne vuole sapere di uscire.

In seguito, è necessario passare a svitare il frontale, estraendo le due viti che lo fissano, poste in alto e in basso sulla serratura.

Tolte entrambi, è possibile estrarre dalla porta l’intero meccanismo e preparasi ad installare quella nuova.

Per sostituire la serratura una volta effettuato lo smontaggio di quella vecchia non c’è alcuna difficoltà in quanto, com’è normale, basta solo eseguire la medesima procedura descritta, ma al contrario.

Nel caso di serrature particolari o dal meccanismo di montaggio diverso, solitamente queste vengono accompagnate da un approfondito manuale per l’installazione.

In ogni caso, se insorgono difficoltà nella procedura, è sempre possibile contattare un fabbro esperto e incaricarlo di svolgere la procedura al proprio posto, eventualità che abbatte anche i costi se la rimozione della precedente serratura rotta è stata eseguita correttamente senza alcun danno o problema di sorta.

Curiosità e riferimenti storici alle serrature

Le prime serrature risalgono durante la rivoluzione industriale e sono ad opera di Robert Barron, fabbro inglese che inventò una serratura a doppio cilindro con una leva interna, molto difficile da aprire o scassinare.

A questo, inoltre, è fatto risalire anche il meccanismo serratura-chiave, creando il binomio che utilizziamo ancora oggi. Le serrature più antiche, infatti, potevano essere aperte con una chiave qualsiasi, basta che avesse la forma giusta.

La prima serratura moderna con catenaccio e scrocco è stata inventata da Linus Yale nel 1848, da cui la famosa azienda ha preso il nome.

Da un punto di vista concettuale, l’evoluzione di Yale prende le basi dalla creazione di Bannon, ma la migliora perché possiede al suo interno dei piccoli pistoni contenuti in alcune molle, aumentando la sicurezza.

Oggi, le serrature meccaniche stanno cominciando ad essere sostituite da sistemi digitali, anche per venire incontro agli espedienti sempre più intelligenti di ladri e malintenzionati, come il manganello bulgaro.

Naturalmente, nemmeno questi sistemi sono esenti da criticità, soprattutto nel caso di serrature elettroniche alimentate dalla corrente elettrica in caso di blackout. Inoltre, si stanno moltiplicando anche i sistemi elettronici per forzarle senza consenso del proprietario.